IV Novembre - Giornata delle Forze Armate - Festa dell'Unità Nazionale

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Cari Concittadini e Care Concittadine almennesi
Oggi festeggiamo anche nel nostro paese la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, in occasione del 106 esimo anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, e, come avviene da molti anni a questa parte, ci ritroviamo qui davanti al Monumento ai Caduti per onorare innanzitutto la memoria dei tanti soldati almennesi che hanno perso la vita durante il primo conflitto mondiale.

Grazie alle autorità civili, militari e religiose e ai rappresentanti delle associazioni che sono presenti oggi a questa manifestazione, organizzata con la consueta cura e attenzione dal nostro Luigi Bonanomi, Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Almenno San Bartolomeo, al quale esprimiamo come sempre la nostra gratitudine.

Anche quest’anno, in occasione delle celebrazioni del IV Novembre, ci ritroviamo a riflettere sulle ragioni e sulle motivazioni storiche che portarono a questa prima guerra mondiale che già nel 1917 Papa Benedetto XV definì “un’inutile strage”; una carneficina in cui perirono centinaia di migliaia di giovani soldati di tutte le nazionalità mandati al massacro da generali spietati e spesso incoscienti.

Se è vero che spetta alla storia e agli storici il giudizio definitivo circa l’opportunità dell’entrata in guerra del nostro paese, è però altrettanto vero che spetta a noi cittadini di questa nostra Italia di oggi, che da quasi 80 anni godiamo del privilegio di poter vivere in pace, ricordare questi giovani che sono stati strappati alle loro case e alle loro famiglie per andare a morire tragicamente nelle trincee fangose del Carso.

L’auspicio è che la memoria del loro sacrificio ci aiuti ancora una volta a comprendere che la pace, e non la guerra, è l’unica via per garantire la convivenza civile tra i popoli e una vita dignitosa per tutti; ciò presuppone però la diffusione di una cultura di pace, di giustizia e di solidarietà tra i popoli.

“La guerra non si abolisce coi trattati, ma si abolisce stimolando la riflessione e la cultura di tutti” diceva infatti Gino Strada, medico, attivista e fondatore di Emergency, associazione umanitaria italiana operante sui principali teatri di guerra del mondo.

In tal senso riconosciamo con orgoglio l’impegno dei tanti militari italiani che, nelle varie missioni di peace–keeping nel mondo, contribuiscono a ridare una speranza di pace e stabilità a popoli martoriati da conflitti etnici e guerre civili.

VIVA L’ITALIA, VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA LA PACE !

Il Vostro Sindaco Arch. Alessandro Frigeni

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11
Nov/24

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