Messaggio del Sindaco in occasione del 4 Novembre 2023

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Cari Concittadini e Care Concittadine almennesi,

Ci ritroviamo qui oggi per celebrare il 105 esimo anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, nonché la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, con l’intento di mantenere vivo nella nostra comunità il ricordo dei giovani soldati almennesi caduti e dispersi durante il conflitto mondiale che durò dal 1915 al 1918. Innanzitutto un doveroso ringraziamento ai rappresentanti delle forze armate e delle associazioni del paese presenti, oltre che al nostro Luigi Bonanomi, Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci di Almenno San Bartolomeo e da anni appassionato organizzatore di questa manifestazione. Questa commemorazione rappresenta anche quest’anno un’occasione per riflettere insieme sull’importanza della convivenza civile e pacifica tra i popoli, analizzando con oggettività i dati statistici, che ci consentono di andare oltre le narrazioni sensazionalistiche di alcuni mass media.

Noi italiani fortunatamente viviamo in pace da quasi 80 anni e, anche se purtroppo vi sono ancora oggi dei casi isolati, le morti violente nel nostro paese sono dieci volte di meno rispetto a quelle che si verificavano 50 anni fa; dobbiamo però considerare che questa situazione così favorevole non si è creata per caso ma è il frutto di un lungo cammino di costruzione di una società pacifica che è stato avviato nel dopoguerra proprio da quelle generazioni (i nostri padri e i nostri nonni) che la guerra l’hanno sofferta sulla loro pelle; famiglie che hanno vissuto la drammatica esperienza della fame, dei bombardamenti e delle distruzioni delle case e che hanno perso i loro cari (coloro che oggi ricordiamo) sui campi di battaglia. Ora con il venir meno nel tempo delle testimonianze dirette di coloro che hanno vissuto gli anni della guerra, il rischio è che oggi questa condizione di pacifica convivenza venga data per scontata, soprattutto dalle nuove generazioni, e vengano messi in discussione i principi e gli equilibri costituzionali che sono alla base di questa convivenza. Basta osservare quanto avviene in altre parti del mondo, dove si accendono (o si riaccendono) di continuo nuovi focolai di guerra, come quelli nella striscia di Gaza e in Ucraina, ma ve ne sono tanti altri meno conosciuti e altrettanto devastanti in Yemen, ad Haiti, in Myanmar, in Nagorno-Karabakh, in Nigeria, in Congo, in Etiopia (solo per citarne alcuni).

Ecco perché è importante oggi ricordare i nostri concittadini caduti e dispersi e tutte le sofferenze che il conflitto mondiale ha causato alla nostra popolazione, così come è importante ricordare i tanti soldati italiani oggi impegnati nelle varie missioni di pace nel mondo, nell’auspicio che la pace nel tempo raggiunga i popoli ancora in guerra tra loro.

VIVA L’ITALIA UNITA, VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA LA PACE !

Il Vostro Sindaco
Arch. Alessandro Frigeni

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01
Giu/24

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